La scienza spiega in che modo il nostro corpo reagisce alla diversa qualità video

Esistono diversi sondaggi in cui viene chiesto allo spettatore di raccontare come vive una esperienza di video streaming negativa. Questi sondaggi però misurano ciò che le persone dicono, non come si comportano.

Akamai, con la collaborazione della società di ricerche biometriche Sensum, ha pubblicato uno studio che spiega in modo scientifico la relazione diretta tra qualità video e risposta emotiva dello spettatore, indicando inoltre l’impatto sul brand e sulle performance del business.

Ad esempio:

• Il buffering in un video genera reazioni molto forti nello spettatore: un solo episodio fa diminuire la felicità del 14% e crollare l’attenzione dell’8%
• Risoluzioni video superiori creano maggior engagement, in alcuni casi fino al 10% in più rispetto a risoluzioni più basse

I risultati sono evidenti: gli episodi di buffering costituiscono una minaccia per il brand. Anche in assenza di eventi di buffering, le differenze nel bitrate sono sufficienti da sole a determinare differenze misurabili nell'engagement.

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